Interessante articolo di Jaime D'Alessandro pubblicato ieri su Repubblica.it .
Best of Antonio Di Pietro Silvio Berlusconi, the better the mayor of Florence, Matteo Renzi Rosy Bindi, better Dario Fanceschini Piero Fassino. Best of all, without exception, Nichi Vendola. The portrait of Italian politics at the time of Facebook offers some surprises and several confirmations. Starting from the ranks of parliamentarians, mayors and local administrators with the most followers on the social network, which is headed by the President of the Puglia region in front of the Prime Minister Di Pietro and his party colleague, Luigi De Magistris. And big names ranging from Antonio Alfano Giorgia Meloni relegated instead to the bottom. In general between parliamentarians and later the left, while among the mayors is more active than the right . In both cases, another surprise, who comes from central Italy has realized the importance of this tool better than their northern and southern . But do not delude our politicians to social networks and Web 2.0 seem not to have noticed its . And here we are, unfortunately, but the confirmation.
Created by Stefano Epifani - who teaches at the Faculty of Communication Sciences at the University of Rome - and conducted on behalf of the Institute for Advanced Studies Political St. Pius V, this research is clear. Only 29% of those sitting in the House or the Senate opened a profile on the social network founded by Mark Zuckerberg, 33% among those leading a provincial capital. Promoted, but if not it would be a paradox, local administrators in the coming thirty years in 66%. roughly in line with the national average. "It 's the second year that we monitor the relationship between politics and Web 2.0," said Epifani. "And at this time Facebook has grown enormously. Hence the idea of \u200b\u200bfocusing only on this aspect, since it has cannibalized many of the other communication tools on the Net, blogs first and foremost."
E' stata presa in esame la totalità dei parlamentari, tutti i sindaci di capoluogo e un campione rappresentativo degli amministratori locali sotto in trent'anni. Poco più di 700 persone fra i circa 20 mila assessori e consiglieri comunali . "La cosa incredibile - continua Epifani - non è solo che la maggioranza di parlamentari e sindaci non ha alcuna attività in Rete, ma che i primi sono molto più attivi dei secondi". Passando dalla quantità alla qualità, dal conteggio di chi è presente e quanti fan possiede all'uso che viene fatto di Facebook, il quadro infatti peggiora. Molti sindaci, il 46%, non aggiornano il proprio profilo dal 2009. Sono pagine congelate il giorno successivo le elezioni. "Avendo un rapporto con il territorio ed essendo eletti in maniera diretta, avrebbero invece tutto l'interesse a sfruttare Facebook come fa invece Renzi" , commenta Stefano Epifani. "Anche perché ormai certe proteste locali, vedi quella in Sardegna contro l'apertura della centrale a biomasse targata Agripower, vengono organizzate proprio attraverso i social network".
Del resto aprire un profilo personale è semplicissimo, ma comunicare con gli elettori in maniera continuativa è tutt'altra storia . E i politici che sanno farlo sono pochi. Nichi Vendola e Matteo Renzi primeggiano la loro naturalezza nel dialogare via Facebook. Vendola invia messaggi dallo smartphone, Renzi risponde agli elettori, Di Pietro non è da meno e anche Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunità, interviene direttamente. Insomma, non si limitano ai comunicati stampa e ai link video di passaggi televisivi nei talk show e nei telegiornali. Come invece fanno tutti gli altri, che sfruttano il Web come fosse un mezzo di comunicazione a senso unico. Solo il 55% dei parlamentari presenti su Facebook ha interagito negli ultimi mesi in una qualche maniera attraverso la propria pagina personale, il 53% dei sindaci, il 68% degli amministratori locali.
Fortuna, for all the others, who together with Roberto Epifani Stefano Lippi (political scientist), Alessio Jacona and Marta Paolillo (experts of online communication), has written a forthcoming book in those days. It's called Manual Communication Network, to build consensus in the Web 2.0 . One tool available to administrators to understand and properly use the Internet and social networks. Collects, among other things, the data found in research on political and Facebook is the result of other investigations for more than two years. The essay is not only available in libraries, 278 pages, 10 € for the publisher Apes, but is free to download da questo sito ( www.info.it ) sotto forma di eBook.
Fonte: Repubblica.it .
L'autore di questo blog, nonchè amministratore comunale under 30, è presente ed attivo su Facebook sia con il proprio profilo , sia con la pagina fan del blog .
Su Uploading.com è disponibile una ricerca su politica e web realizzata nel settembre 2010 dal sottoscritto e da Gregorio Arioli.
0 comments:
Post a Comment